sabato 14 aprile 2018

Contesto storico


Dopo la Seconda Guerra Mondiale l'Europa era stata semidistrutta e fortemente impoverita

La Germania e l'Italia erano state sconfitte, l'Inghilterra e la Francia erano fortemente indebolite e la Spagna e il Portogallo erano ancora sono un governo dittatoriale.

Conferenza di Yalta
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Churchill, Roosevelt e Stalin a Jalta


La conferenza di Yalta fu un vertice tenutosi nel febbraio 1945 nel quale i capi politici dei tre principali paesi Alleati presero alcune decisioni importanti sul proseguimento del conflitto, sull'assetto futuro della Polonia, e sull'istituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nella relazione finale venne inserito l'impegno a garantire che tutti i popoli potessero scegliere i propri governanti, impegno palesemente disatteso nei decenni successivi.

Bilancio Economico
Gravi ripercussioni in campo finanziario: durante la guerra erano stati richiesti un gran numero di prestiti pubblici e le banche centrali dei vari stati avevano prodotto un gran numero di carta moneta: violenta inflazione.


Bilancio Politico
Il destino dell'Europa è nelle mani delle due grandi potenze continentali che si sono affermate nel dopoguerra:
  1. Usa: escono dal conflitto rafforzati. Si affermano come grande potenza industriale, finanziaria e tecnologica.
  2. URSS: esce dal conflitto indebolita, ma il prestigio di Stalin e della potenza sovietica risultano estremamente rafforzati: l'Armata Rossa rappresenta il solo grande esercito presente nel Vecchio Continente.
Le rivalità tra questi due paesi sfoceranno poi nella Guerra fredda.

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SITUAZIONE ITALIANA

L’Italia del dopoguerra presenta una situazione materiale critica e risulta fortemente divisa fra centro-nord(la componente fascista è ancora molto forte) e sud (il ruolo dei gruppi dominanti conservatori, già compromessi con il fascismo, è predominante) → la collocazione internazionale dell’Italia è negativa: gli alleati rifiutano le sue richieste di aiuti economici.

Dal punto di vista politico, l'Italia è interessata da un periodo di forte cambiamento che porterà alla nascita di innumerevoli partiti di Sinistra.


IL SESSANTOTTO




Manifestazioni pacifiche studentesche

Il distacco tra società civile e società politica fu alla radice delle laceranti tensioni che percorsero il paese tra il ’68 (Autunno caldo) e la fine degli anni ’70 → le agitazioni studentesche.
Si tratta di una radicale contestazione generazionale e politica


Si susseguirono scioperi improvvisi, picchettaggi di massa fuori dalle fabbriche, manifestazioni e cortei sul luogo di lavoro→ 1970: il Sindacato ottiene lo Statuto dei Lavoratori.

1972: si forma la federazione unitaria tra CGIL, CISL e UIL 

E' questo anche un periodo ricco di avvenimenti terroristici che sconvolgono il Paese.
I maggiori protagonisti di queste stragi sono le Brigate Rosse.


BOOM ECONOMICO
Il boom economico arriva in Borsa tra il 1959 e il 1960. Speculatori d’Europa e d’America scoprono che i titoli italiani costano poco e rendono molto. Un’ondata di euforia attraversa il paese, da poco entrato nel Mercato Comune Europeo, negli anni compresi tra il 1955 e il 1963. La ricchezza si concentra nel cosiddetto “triangolo industriale”, Milano, Torino e Genova.


Tuttavia permangono non pochi elementi di criticità: l’Italia in realtà è ancora lontana dai livelli di benessere degli altri paesi sviluppati. Inoltre, proprio la rapidità con cui si verificarono i cambiamenti socio-economici, che fecero gridare al “miracolo economico” e che trasformarono radicalmente lo stile di vita degli italiani, fece sì che il paese non riuscisse a risolvere quei problemi strutturali che si portava dietro da prima della guerra, tra cui la sperequazione tra nord e sud.


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